Negli ultimi anni, in Italia, è aumentato in maniera progressiva il numero dei cittadini che richiede o dichiara di aver bisogno di un prestito. Le richieste sono diverse e varie: ci sono persone che chiedono un prestito per l’acquisto di un immobile, coloro che ne hanno bisogno per acquistare un’automobile e quelli che hanno bisogno di denaro per affrontare un periodo di difficoltà e di ristrettezza economica.

Ottenere un prestito, però, non è facile quanto richiederlo. L’accrescersi delle domande, infatti, ha fatto crescere anche le risposte negative degli istituti di credito, a causa di errori nella compilazione dei moduli, mancanze di garanzie da parte del richiedente o scelte di investimento dell’istituto.

In altri casi, però, il rifiuto del prestito è dovuto ad una causa più banale: la mancanza di tutte le informazioni necessarie. Per questa ragione, nel corso di quest’articolo, cercheremo di fare chiarezza su alcuni punti fondamentali, in modo da aiutare il lettore a richiedere il prossimo prestito con un po’ di consapevolezza in più.

Le tipologie di prestito

Le tipologie di prestito richiedibili in Italia sono elevate, ma si possono (per comodità) suddivire in alcune categorie principali, che sono:

  • Il prestito finalizzato – una tipologia di finanziamento strettamente connessa al bene che si desidera acquistare. Spesso si può richiedere questo prestito direttamente al punto vendita dei negozi che offrono questa possibilità. Un esempio molto comune? I finanziamenti per l’acquisto rateizzato di elettrodomestici e dispositivi elettronici.
  • Il prestito personale – il tipo di finanziamento più diffuso in Italia. Questa tipologia prevede il prestito di una somma prefissata e la restituzione a rate costanti con un tasso di interesse fisso. A differenza del prestito finalizzato, il prestito personale non è subordinato all’acquisto di un bene specifico.
  • Il mutuo – un finanziamento ottenibile tramite la sottoscrizione di un contratto, con il quale si può ottenere una somma di denaro per l’acquisto di beni e servizi. La restituzione avviene alla scadenza e le rate prevedono un interesse fisso o variabile. Molto diffuso è il mutuo bancario, solitamente utilizzato per l’acquisto di beni immobili.
  • La carta di credito – uno strumento di credito al consumo, che permette di fare acquisti vedendosi addebitare il pagamento con una cadenza fissa (solitamente mensile). Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione (carta di credito a saldo) oppure a rate (credito revolving).
  • La cessione del quinto – un finanziamento attraverso cui il pagamento del debito avviene tramite delle trattenute in busta paga o sulla pensione.

Requisiti, garanzie e documenti

Come detto in apertura, la richiesta di un prestito può essere rifiutata da un istituto di credito. Questo avviene perché ci sono requisiti, garanzie e documenti necessari perché la richiesta vada a buon fine.

I requisiti e i documenti necessari per ottenere un prestito possono variare, ma generalmente quelli fondamentali sono i seguenti:

  • età compresa tra i 18 e 75 anni (data termine del finanziamento);
  • carta d’identità valida;
  • codice fiscale o tessera sanitaria;
  • (ultimo/a) busta paga, modello unico, certificazione unica o cedolino della pensione;
  • reddito dimostrabile e verificabile;
  • residenza in Italia;
  • titolarità di un conto corrente bancario;

Da ricordare, inoltre, che istituti di credito diversi e tipolgie di prestiti possono presentare requisiti differenti. Perciò, se la richiesta di prestito vi è stata rifiutata, provate con un secondo istituto di credito o valutate se avete scelto la tipologia di prestito più adatta alla vostra situazione.

Solitamente banche e istituti bancari, prima di concedere un prestito, richiedono altre forme di garanzia oltre ai requisiti assolutamente necessari. Le garanzie più richieste? La presenza di soggetti terzi (coobbligati) e di coperture assicurative.

TAN e TAEG

Sono due parametri di calcolo, che descrivono gli indici di costo del finanziamento e permettono di capire il valore delle rate da rimborsare. La loro conoscenza è fondamentale, poiché quando si richiede un prestito questi due parametri ci consentono di valutare la convenienza del finanziamento.

Il TAN (Tasso Annuale Nominale) rappresenta il tasso di interesse annuo applicato sul capitale finanziato. Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale d’Interesse) è l’indicatore in percentuale del costo globale del prestito ed include, inoltre, le spese applicate per l’apertura e la gestione del finanziamento.

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