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Scegliere bene l’hosting WordPress è importante se vogliamo avviare un progetto online serio. Affidarsi a un fornitore di hosting di scarsa qualità può compromettere seriamente l’usabilità del sito e anche l’immagine pubblica. Un buon hosting riduce al minimo il rischio del sito irraggiungibile, offre una buona assistenza in caso di problemi tecnici e amministrativi, è veloce, garantisce back up continui etc.

Un buon hosting tra le tante cose rende buona l’esperienza dell’utente sul sito, il brand appare più professionale, la SEO migliora… tutto ciò porta anche a un maggior numero di vendite e conversioni.

Per aiutarvi nella scelta, ecco alcuni consigli per scegliere bene l’hosting da usare per realizzare il vostro nuovo sito in WordPress!

  1. Non esiste il migliore in assoluto

Oggettivamente ne esistono alcuni più o meno buoni di altri. Tuttavia non possiamo dirvi qual è il migliore in assoluto perché ognuno di noi ha esigenze diverse e potremmo trovare migliore un servizio piuttosto che un altro, rapportandosi proprio a cosa è più utile a noi.

  1. Aspetti tecnici

Partiamo dagli aspetti tecnici. Quasi tutti quanti gli hosting supportano il php, il linguaggio usato per WordPress. Però dovete assicurarvi che l’hosting scelto lo supporti effettivamente. L’hosting poi deve avere anche un database, indispensabile per salvare i vostri contenuti. In questo caso vi occorre il MySQL.

  1. Traffico e spazio

Per spazio si intende lo spazio fisico che affittiamo sull’hard disk del fornitore di servizi a cui ci rivolgiamo. Anche questo spazio viene misurato in GigaByte. Qui sopra viene salvato il nostro sito. Il traffico invece è lo scambio dei dati che avviene tra il server che contiene le varie pagine del sito e il visitatore. Anche questo è espresso in GB. Sono due tra i valori che influenzano di più il costo dell’hosting wordpress.

  1. A cosa ti serve?

E’ chiaro che un e-commerce o un sito vetrina non hanno le stesse esigenze. Se per il primo occorre un hosting veloce, spazioso e ovviamente che non va in down, per il secondo basta anche un hosting economico che offre poco spazio mensile di database. In ogni caso i vari fornitori di hosting permettono di fare l’upgrade perciò, se vediamo che il nostro sito vetrina non riesce più a sopportare un traffico di dati intenso, possiamo passare a un piano superiore. Un esempio base è il seguente. Per 200 visitatori al giorno, uno spazio da 5GB di traffico va più che bene.

  1. Hosting condiviso o privato?

Prendiamo in considerazione quello condiviso e quello privato. L’hosting condiviso è quello più comune. All’interno di un server vengono creati più account di più persone, in pratica in un server ci sono tanti siti di persone diverse. Ecco che possiamo accedere a prezzi decisamente più competitivi. E’ la scelta migliore per chi fa meno di 100.000 visite al mese. Quelli privati o VPS (Virtual Private Server), sono porzioni di server che si comportano come un server singolo. Offre prestazioni decisamente più elevate. Di fatto condividiamo il server, ma è come se fosse di propretà. Vengono usati dai blogger di medie dimensioni. Occorre anche che un sistemista installi il software nel server. Adatto per esempio per gli ecommerce e tutti i siti ad alto traffico. C’è anche il server dedicato, quello nostro che possiamo affittare dal provider di hosting, adatto per chi ha migliaia di visite al giorno oppure per gli ecommerce internazionali.


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